Rifiutati dalla sorte e dagli uomini: 03 giugno

Rifiutati dalla sorte e dagli uomini

Rifiutati dalla sorte dagli uomini

Rifiutati dalla sorte e dagli uomini

Trama: Il mercato delle newslot ha modificato in un percorso senza ritorno l’approccio al gioco d’azzardo: dal Casinò al bar sotto casa. Le conseguenze non si sono fatte attendere, solo negli ultimi anni i ricoverati in strutture di recupero sono migliaia. Tutti rientrano sotto una semplice sigla: Gap, sindrome da gioco d’azzardo patologico. Un fenomeno che non coinvolge soltanto i giocatori, ma tutte le relazioni sociali ad essi collegati: mogli, mariti, figli, parenti e amici. Un incubo, uno squallido reality che crea povertà e intacca profondamente le abitudini sociali. Le responsabilità sembrano molte: dallo Stato che ha legalizzato nuovi giorni e ne ha favorito la diffusione, ai proprietari dei bar e dei locali dedicati, che spesso fingono di non sapere e spingono i clienti verso il fallimento. Oggi il gioco si trova a portata di mano sotto casa, al bar, in tabaccheria, in edicola e, grazie a internet, dentro casa di tutti. Le vincite sono immediate, ma altrettanto le possibilità di perdere grosse somme di denaro pochissimo tempo. Oltre alla modalità di gioco, a cambiare è la tipologia del giocatore, l’azzardo di è diffuso in maniera orizzontale abbracciando nuove fasce di fruitori: giovanissimi, anziani, casalinghe, padri di famiglia.

GENERE: Documentario
REGIA: Vieri Brini e Emanuele Policante
DURATA: 70 Min

Ospite della serata: Umberto Caroni Centro Sociale Papa Giovanni XXIII

[highlighttext title=”ASSOCIAZIONE PAPA GIOVANNI XXIII” ONLUS” titlesize=”h4″ titlecolor=”” subtitle=” ” align=”float”]Sede: Via Madre Teresa di Calcutta 1/E – Reggio Emilia
Contatti: 0522/532036 www.libera-mente.org
L’Associazione “Centro Sociale Papa Giovanni XXIII” è un’Associazione apartitica, laica e indipendente e ha come fine il contrasto delle cause prime di disagio sociale e la promozione di ogni forma di inclusione e appartenenza.
Indipendentemente dai soggetti a cui si rivolgono, nelle loro “categorie” sociali, la loro attenzione e il loro impegno rimane rivolto all’uomo e principalmente agli ultimi; cercando di testimoniare, in tempi storicamente difficili, la centralità dell’attenzione per “l’altro” in una logica di coesione e integrazione sociale.
Tra i loro progetti ci sono: 5 comunità terapeutiche residenziali per tossicodipendenti; 3 appartamenti protetti per coloro che necessitano di un percorso di accompagnamento per il rientro sociale; 2 centri di accoglienza notturni per uomini e donne, senza fissa dimora; una comunità terapeutica per giocatori d’azzardo patologici; 6 gruppi settimanali per persone dipendenti da gioco d’azzardo e un intervento per i disturbi del comportamento alimentare.[/highlighttext]